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Un Bisonte finalmente super conquista un punto a Cremona con la Pomì

POMI’ CASALMAGGIORE 3
IL BISONTE FIRENZE 2
POMI’ CASALMAGGIORE: Bacchi 12, Lloyd 4, Sirressi (L1), Cecchetto (L2) ne, Ferrara, Gibbemeyer 10, Cambi 2, Piccinini 3, Olivotto 1, Kozuch 14, Stevanovic 12, Tirozzi 11, Rossi Matuszkova 4. All. Barbolini.
IL BISONTE FIRENZE: Perinelli 11, Mazzini ne, Turlea 27, Negrini 18, Van De Vyver 4, Parrocchiale (L), Vanzurova ne, Pietrelli ne, Calloni 7, Martinuzzo 10. All. Vannini.
Arbitri: Montanari – Piperata.
Parziali: 25-19, 18-25, 25-20, 14-25, 15-10.
Note – durata set: 25’, 24’, 26’, 24’, 16’; muri punto: Pomì 17, Il Bisonte 10; ace: Pomì 4, Il Bisonte 3.
Il Bisonte Firenze sfiora un’impresa che sarebbe stata straordinaria, ma anche il punto conquistato in casa delle campionesse d’Italia della Pomì Casalmaggiore grazie alla sconfitta al tie break significa molto, perché fa vedere la luce in fondo al tunnel in cui si era infilata la squadra di Francesca Vannini. Era da diverso tempo che non si vedeva così tanta grinta e determinazione in campo, e anche il gioco ne ha beneficiato, tanto che a tratti Il Bisonte ha dominato un sestetto costruito per bissare la vittoria dello scudetto: super difese, un muro finalmente di livello e una distribuzione che ha fatto girare anche l’attacco sono state le chiavi per combattere fino alla fine, e solo nel momento decisivo la Pomì ha fatto valere il suo maggior tasso tecnico e soprattutto una freddezza da manuale. Francesca Vannini deve ancora fare a meno di Ninkovic, che non è neanche in panchina e il cui 2015 è già finito per la fascite plantare, e sceglie Van De Vyver in palleggio, Turlea opposto, Perinelli e Negrini in banda, Calloni e Martinuzzo centrali e Parrocchiale libero, mentre Barbolini risponde con Lloyd in palleggio, Kozuch opposto, Bacchi e Tirozzi schiacciatrici laterali, Stevanovic e Gibbemeyer al centro e Sirressi libero. Lloyd sfrutta subito al meglio le centrali Stevanovic e Gibbemeyer (5-3), ma Il Bisonte risponde con Turlea (5-5) e sorpassa col muro di Martinuzzo (5-6). Sul servizio di Lloyd però Pomì riallunga (9-7) e Vannini chiama time out: la partita rimane tutto sommato equilibrata (11-9), ma quando si svegliano anche Kozuch e Tirozzi sono dolori (16-10), anche perché anche la difesa, guidata da Sirressi, funziona alla grande. Il Bisonte però non ci sta ad arrendersi facilmente e Martinuzzo firma il – 4 (19-15), ma il time out di Barbolini scuote Casalmaggiore, che piazza un 3-0 mortifero per il 22-15 e poi chiude 25-19 con Stevanovic. E’ combattuto anche l’inizio del secondo set, con Firenze che difende e gioca ordinata rispondendo colpo su colpo alle campionesse d’Italia (7-7), e poi prova anche a fuggire con Negrini e con un muro di Turlea (8-10). La fast di Calloni vale addirittura il + 3 (10-13), poi ci pensa Turlea a firmare l’11-16 e a costringere Barbolini al time out. Sul 15-19 il tecnico locale si affida a Piccinini per Bacchi, ma le bisontine continuano a giocare bene e Perinelli stampa l’attacco del 16-22: doppio cambio per Barbolini con Rossi e Cambi per Lloyd e Kozuch, ma Il Bisonte è in trance agonistica e Negrini trova il tocco del muro per il 18-25. Nel terzo per Casalmaggiore torna Bacchi, ma le ospiti si fanno subito sentire con l’attacco di Perinelli, il muro di Calloni e l’ace di Martinuzzo (0-3). Peccato che il muro locale si alzi di livello, anche se la partita diventa bellissima con le grandi difese di Parrocchiale (7-7), prima che Bacchi provi l’allungo (9-7) e poi firmi anche il + 3 (12-9), con Casalmaggiore che però deve alzare notevolmente il suo livello per vincere la resistenza ospite. Firenze infatti non molla, sul 20-18 entra Piccinini per Bacchi, ma è Lloyd con le sue giocate geniali a permettere alla Pomì di risalire 22-18: non è finita perché le bisontine hanno la forza di risalire 22-20 e qui avrebbero anche un paio di opportunità di avvicinarsi ulteriormente, ma le campionesse d’Italia sono più fredde e poi l’errore di Turlea vale il 25-20. Il Bisonte però non accusa il colpo, anzi il turno in servizio di Negrini vale subito lo 0-4, e la stessa schiacciatrice firma anche il 4-10 che costringe Barbolini a usare il suo secondo e ultimo time out. Entra ancora Piccinini per Bacchi, Negrini trova anche un muro (4-13) e dall’altra parte il tecnico rivoluziona la squadra con Olivotto, Cambi e Rossi, ma non serve a nulla perché Turlea trova addirittura il 4-15. Adesso serve solo controllare, e Il Bisonte lo fa bene, chiudendo 14-25 con il muro di Van De Vyver. Nel tie break Barbolini rimette tutte le big, e la Pomì, anche con un ace fortunato, prova subito a scappare (4-1). Vannini chiama time out, Kozuch mette un altro ace e quando Calloni sbaglia il primo tempo si fa dura (6-1): Il Bisonte però ancora non ha voglia di cedere (8-5), rientra Bacchi per Piccinini e Negrini mette giù l’8-6. Martinuzzo mette giù il 9-8, Negrini addirittura pareggia (9-9), ma poi Bacchi e Kozuch ricostruiscono il vantaggio (11-9): è il momento decisivo, Bacchi sale in cattedra con una superdifesa e l’attacco del 12-9, che stavolta è mortifero, e Piccinini, rientrata sul 14-10, può chiudere con un ace.
LE PAROLE DI CARMEN TURLEA – “Sono contenta della nostra prestazione perché venivamo da un periodo in cui avevamo fatto molta fatica a esprimere il nostro gioco: abbiamo portato a casa un punto che è già qualcosa, abbiamo fatto una buona partita e speriamo che le cose adesso vadano un po’ meglio per noi. Siamo venute qua per provarci, sapevamo che sarebbe stata un’impresa quasi impossibile, ma nel tie break ci abbiamo creduto anche se poi non ce l’abbiamo fatta: spero comunque che questo sia un punto di partenza e che da oggi andiamo sempre a migliorare e che il girone di ritorno ci porti tante soddisfazioni”.

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