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I Lupi vogliono riprendersi lo scettro

"LA SERIE A2? ABBIAMO UN PROGETTO". LA DIRIGENZA PENSA AD UN RILANCIO.
Sono stati per anni i piĆ¹ forti in Toscana, degni successori della Ruini Firenze e del Cus Pisa. I "Lupi" di Santa Croce, per alcuni lustri, hanno detenuto lo scettro, passato di recente, nelle mani del Chiusi (A2), spostatosi poi a Siena col nome Emma Villas, unendo due cittĆ  per un’unica forte entitĆ . I "Lupi", oggi sponsorizzati dalla Kemas, militano da quattro anni nella terza serie nazionale, dopo essersi auto retrocessi, nel 2012, proprio dalla A2 in B1. L’anno successivo (2013) nuova rinuncia alla A2, dopo aver dominato in B1. Ma allora, evidentemente, non c’erano ancora i presupposti per riprendersi la serie cadetta. Oggi, in B1, i biancorossi sono settimi, preceduti da altre due compagini toscane: Grosseto e Massa. Per la societĆ , dopo anni difficili - pur tuttavia giĆ  attraversati anche negli anni Novanta - ĆØ tornato il momento di pensare di nuovo a programmi ambiziosi ed il 2016, giĆ  dai primi mesi dell’anno, ha scandito nuovi contatti, col relativo interesse di nuovi imprenditori. Ed ĆØ di pochi giorni fa il messaggio della dirigenza: “C’ĆØ il progetto per tornare in A2”. Si, quella A2 che ha visto proprio nella squadra di Santa Croce, con ben 24 partecipazioni dal 1979-80 ad oggi, come l’autentica regina della categoria. Senza dimenticare che, a questi 24 campionati di A2, ne vanno aggiunti tre in A1. E allora i "Lupi" vogliono tornare nella categoria che compete loro per tradizione, vale a dire la A2, dopo aver rafforzato (seppur in parte) la societĆ , con una nuova unitĆ  d’intenti fra i dirigenti “vecchi” e nuovi, senza fermarsi perchĆ© l’opera ĆØ appena iniziata. La dirigenza, infatti, vuole ulteriormente rinforzarsi e riorganizzarsi. “La filosofia della societĆ  giĆ  dalla fine degli anni Settanta ed in particolare negli Ottanta – dice Sergio Balsotti, figura storica dei "Lupi" – ĆØ sempre stata quella di avere una “prima squadra” forte che facesse da traino a tutto il movimento. Ai “palati fini” della pallavolo santacrocese, da anni abituati a vedere una pallavolo di alto livello al PalaParenti, la B1 sta stretta. Siamo in molti, la domenica a dolerci, contando i presenti sugli spalti, per la scarsa partecipazione del pubblico. Vogliamo riportare la gente a vedere la partita, numerosa ed entusiasta, con una squadra forte, magari in A2, in tempi molto brevi. E questo probabilmente – conclude Balsotti - sarĆ  possibile, pur in assenza di un grosso sponsor ma, tuttavia consapevoli, della proverbiale generositĆ  degli imprenditori santacrocesi. Stiamo ripartendo, grazie all’impulso di nuovi sostenitori che si stanno impegnando, per aiutare una delle poche significative realtĆ  sportive, rimaste nella zona del Cuoio”.

Fonte: Marco Lepri - La Nazione